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Udito: reparti aperti per due giornate di visite gratuite, su prenotazione, martedì 14 e martedì 21 marzo

venerdì 10 Marzo 2023

Due giornate di visite gratuite dedicate all’udito. Martedì 14 e martedì 21 marzo tre reparti di Otorinolarigoiatria della provincia di Venezia aprono le porte a tutti i cittadini che, sopra i 40 anni d’età, hanno il sospetto di avere difficoltà legate alla percezione di suoni e rumori.

All’ospedale dell’Angelo di Mestre, all’ospedale Civile di Venezia e all’ospedale di Mirano, verranno sottoposti tutti a un esame audiometrico di primo livello in grado di determinare la soglia uditiva. Per farlo dovranno prenotarsi in questi giorni, chiamando la segreteria del reparto scelto:

 

Per l’Otorinolaringoiatria di Mestre allo 0419657011 dalle ore 8 alle 10 dal lunedì al venerdì;

Per l’Otorinolaringoiatria di Venezia allo 0415295617 dalle ore 9 alle 12 dal lunedì al venerdì;

Per l’Otorinolaringoiatria di Mirano allo 0415794761 dalle ore 8 alle 10 dal lunedì al venerdì.

 

Le due giornate cadono nel mese dedicato dall’Organizzazione mondiale della sanità all’udito, e sono spinte dall’iniziativa “Sensibilizzare la cura dell’orecchio e dell’udito nell’ambito delle cure primarie” organizzata dalla Società Italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia cervico-facciale (SIOeChCF), con la cooperazione della Società italiana di audiologia e foniatria (SIAF) e di 23 associazioni di pazienti e parenti di soggetti ipoacusici operanti sul territorio nazionale.

 

“Non esistono veri e propri disturbi dell’udito - spiega il primario di Otorinolaringoiatria di Mestre Doriano Politi -, ma esistono malattie dell’orecchio e situazioni ambientali che provocano conseguenze sull’udito. Questi screening sono molto importanti sia ai fini preventivi che di cura, perché riconoscere presto i sintomi della sordità e dei problemi all’orecchio risulta essenziale per poter intervenire sia sulle possibili cause, sia per ridurre al minimo il disagio che ne deriva. Vi aspettiamo in molti”.

 

“L’interazione con la cittadinanza nei nostri ospedali è ormai tornata a pieno regime dopo il Covid. Il rapporto con la comunità torna ad essere sempre più stretto e veloce, dando l’opportunità ai cittadini non solo di essere curati, ma anche di conoscere qual è il loro stato di salute - dice il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato. I nostri ospedali si dimostrano di nuovo luoghi aperti al pubblico, con il pubblico e per il pubblico. Concentrati ancora una volta sulla prevenzione attiva, e non solo sulla cura”.

 

La sordità o ipoacusia (perdita dell’udito) è una condizione molto comune e diffusa. L’Organizzazione mondiale della sanità stima che il 20% circa della popolazione del mondo ne sia affetta e che si manifesti in maniera invalidante in 430 milioni di soggetti circa. L’incidenza aumenta con l’aumentare dell’età e, con l’aumento dell’aspettativa di vita, sempre più persone ne risultano affette. Per ridurre le possibili conseguenze negative, la perdita uditiva dev’essere identificata e trattata il prima possibile.

L’udito è fondamentale per sentire, capire e comunicare verbalmente e l’orecchio è un organo di senso molto complesso e delicato, che necessita di protezione. Diversi fattori possono concorrere a danneggiare il nostro orecchio come particolari farmaci, virus e traumi acustici che sommandosi nell’intero arco della vita portano ad un’incidenza più elevata nella vita adulta-anziana. Si stima una prevalenza di circa il 40-50% nelle persone di oltre 75 anni. Oltre il 60% dei problemi di udito può essere identificato, affrontato e curato con il medico specialista (otorinolaringoiatra o medico audiologo).

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