Al fine di acquisire informazioni epidemiologiche utili alla di valutazione dello stato di salute della popolazione e di programmazione sanitaria, il Servizio Igiene e Sanità Pubblica (SISP) ha attivato a inizio degli anni 2000 un Sistema Epidemiologico Integrato (tra le poche realtà in Italia) che integra i dati sanitari correnti (SDO schede di dimissione ospedaliera, registro cause di morte, esenzioni ticket, prescrizioni di farmaci) relativi al periodo 2000-2014 e per il quale è previsto entro l’anno un nuovo aggiornamento ai dati del 2016. I dati così ottenuti permettono di avere informazioni aggiornate sui valori di incidenza (nuovi casi di malattia in un determinato periodo), prevalenza (casi di malattia in uno specifico momento) mortalità (decessi in un determinato periodo) delle patologie indagate per tutta la ex ULSS 12, oltre a permettere l’incrocio con conoscenze di tipo ambientale (distribuzione dell’inquinamento atmosferico, rumore…). Come indicato dai più recenti studi prospettici internazionali, inoltre, è stata avviata l’integrazione dello studio con le schede Certificato di Assistenza al Parto (CeDAP) che renderà possibile seguire le coorti di nascita.
Aggiornamento 2019 SEI
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Revisione 2020 - dati 2000-2016 - in fase di aggiornamento
La realtà territoriale veneziana richiede da parte del Servizio Igiene e Sanità Pubblica un intervento specializzato nel campo della prevenzione dei danni sanitari connessi a numerosi fattori di pressione ambientale esistenti. Tra questi si citano quelli più emblematici tra cui:
Allo stato attuale ARPAV si occupa di programmare e condurre le rilevazioni di dati ambientali nelle diverse matrici (aria, acqua, suolo, rifiuti) mentre il SISP si occupa di valutare gli impatti sulla salute delle diverse forme di inquinamento.
In questo quadro è quindi necessario mettere in campo strumenti specialisti a supporto di una prevenzione che sia efficace e interdisciplinare.
La Regione Veneto, con un programma regionale di epidemiologia ambientale, nel triennio 2016-2018 coinvolgerà le ULSS regionali innanzitutto in un piano di formazione degli operatori per far crescere figure professionali in grado gestire le problematiche di epidemiologia e di valutazione di impatto sanitario connesse con i fattori di rischio ambientale.
L’altro obiettivo perseguito dalla Regione in questo campo è la stesura delle linee guida regionali a supporto di studi locali di impatto sanitario e la contestuale apertura di Tavoli Provinciali di Coordinamento interistituzionale sui temi della prevenzione in ambito ambiente-salute. Il Dipartimento di Prevenzione dovrà quindi, nel triennio 2016-2018 svolgere funzione di coordinamento e volano per l’avvio del Tavolo di Coordinamento Ambiente-Salute della Città Metropolitana di Venezia.
Per studiare i possibili effetti sulla salute del traffico della tangenziale di Mestre, da anni una delle principali arterie viarie della zona, che per gran parte scorre in prossimità di aree densamente abitate della città, l’azienda sanitaria ha collaborato con l’Università di Padova, l’ARPAV e il Comune di Venezia nell’ambito di uno studio epidemiologico sugli effetti a breve e lungo termine nei residenti delle aree contigue.
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Visto il persistere di elevati livelli di inquinamento atmosferico da PM10, il cui accumulo è favorito dalle attuali condizioni meteorologiche di stabilità atmosferica, è opportuno attenersi ad alcune indicazioni di prevenzione e protezione della salute elencate nell'allegato documento, prodotto dalla Società Italiana di Igiene http://www.igienistionline.it/docs/2016/02decalogo.pdf
L'aggiornamento inerente lo stato di qualità dell'aria nel Veneto e nel territorio del Veneziano, è consultabile dal sito ARPAV
http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/aria/qualita-dellaria/dati
http://www.arpa.veneto.it/arpavinforma/bollettini/aria/aria_dati_validati.php?provincia=Venezia
Per ulteriore approfondimento si segnala, inoltre, che sono disponibili gli ultimi dati dell'Inventario delle Emissioni in Atmosfera (INEMAR) distinti per area geografica, per tipologia di inquinante e per settore produttivo, al sito http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/aria/emissioni-di-inquinanti/inventario-emissioni
Per le iniziative di riduzione dell'inquinamento atmosferico del Comune di Venezia: https://www.comune.venezia.it/it/content/misure-contenimento-dei-livelli-concentrazione-pm10
Per le iniziative di riduzione dell'inquinamento atmosferico del Tavolo Tecnico Zonale della Città Metropolitana di Venezia: http://www.trasporti.provincia.venezia.it/mososten/TTZ/NormeAmbientali.html#MisAntiInquina
Nell’area di competenza dell’azienda sanitaria risultano presenti numerosi siti contaminati nel suolo e nelle falde acquifere, sia all’interno che all’esterno del Sito di Interesse Nazionale di Porto Marghera.
Lo stato delle procedure viene costantemente aggiornato nel sito del Ministero dell’Ambiente per le aree del SIN di Porto Marghera (http://www.bonifiche.minambiente.it/page_home.html) e nel sito della Regione Veneto (http://sistemavenezia.regione.veneto.it/content/database-bonifiche) per le restanti aree dell’ambito territoriale di competenza dell’azienda sanitaria.
Mentre per la tutela dei lavoratori direttamente impiegati nelle attività di bonifica di terreni, falde o impianti industriali, la competenza è del Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ( “Protocollo per la valutazione dell’esposizione dei lavoratori addetti alla bonifica di siti industriali ad alto inquinamento chimico” ), per la tutela sanitaria di coloro che frequentano questi siti per motivi di residenza, di lavoro o di ricreazione, è invece chiamato il Servizio Igiene e Sanità Pubblica per esprimere il parere nelle fasi istruttorie dei procedimenti di bonifica.
Il SISP ha contribuito con Istituto Superiore di Sanità, INAIL e Arpa alla stesura del “Protocollo per il monitoraggio dell’aria indoor/outdoor ai fini della valutazione dell’esposizione inalatoria nei siti contaminati”, Sito di Venezia - Porto Marghera -2014, che definisce le procedure e i criteri atti a verificare il livello di rischio sanitario per le sostanze volatili (di tipo organico ed inorganico), nel caso in cui sia necessario prevedere l’attivazione di specifiche campagne di monitoraggio della qualità dell’aria Indoor e Outdoor.
In seguito agli esiti di alcune campagne di monitoraggio eseguite negli ultimi anni da ARPA Veneto sulle polveri PM10 aerodisperse nell’atmosfera dell’isola di Murano, sono emersi valori di concentrazione (medie giornaliere ed annuali) degli elementi arsenico e cadmio superiori agli obiettivi medi annuali di qualità dell’aria (D.L.gs. 155/2010).
Per poter studiare l’impatto sanitario che tale inquinamento potrebbe aver determinato nella popolazione dell’isola si è fatto riferimento al Sistema Epidemiologico Integrato. I dati aggiornati, presumibilmente entro la fine del 2016, permetteranno l’incrocio con la distribuzione dei livelli di concentrazione degli inquinanti aerodispersi di interesse, ricavati dalle nuove indagini rappresentative dell’aria nelle varie zone dell’isola, oltre a aggiornare i dati di incidenza (nuovi casi di malattia in un determinato periodo), prevalenza (casi di malattia in uno specifico momento) mortalità (decessi in un determinato periodo) delle patologie indagate per tutto il Comune di Venezia.
Sono stati inoltre interpellati il Registro Tumori del Veneto, che ha condotto uno studio ad hoc per l’incidenza di tumore al polmone, e i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta dell’isola, che hanno condiviso i dati sanitari disponibili nei loro archivi.
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A seguito di uno studio effettuato da ARPAV circa la presenza di contaminanti nei suoli dell’isola di Murano, il SISP ha partecipato agli incontri con gli Enti interessati (Istituto Superiore di Sanità, Regione del Veneto, Comune di Venezia, Città Metropolitana di Venezia, ARPAV) dando indicazioni circa gli accorgimenti specifici di utilizzo per evitare l’esposizione della popolazione. In particolare sono stati definiti dei criteri di utilizzo per i terreni adibiti a campo sportivo e ad area verde per attività ricreative e alcune indicazioni circa la gestione dei prodotti della terra.
Il progetto PASSI (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) é il sistema di sorveglianza italiano sui comportamenti correlati con la salute della popolazione adulta che indaga aspetti relativi allo stato di salute, alle abitudini di vita all’offerta e utilizzo di programmi di prevenzione ed alla sicurezza stradale e domestica, a cui il Servizio aderisce e partecipa attivamente dal 2007.
rapporto PASSI 2007-2008
rapporto PASSI 2009
il consumo di ALCOL nella AULSS 12 Veneziana : i dati 2007-2010 del sistema sorveglianza PASSI
l'abitudine al FUMO nella AULSS 12 Veneziana : i dati del sistema di sorveglianza PASSI 2007-2010
Sintesi dei risultati della sorveglianza PASSI 2014-2017 - AULSS 3 Serenissima
Il consumo di ALCOL nell’AULSS 3: i dati 2014-2017 del sistema di sorveglianza PASSI
L’attività fisica nell’AULSS 3: i dati 2014-2017 del sistema di sorveglianza PASSI
L’abitudine al fumo nell'AULSS 3: i dati PASSI 2014-2017
Stato nutrizionale nell'AULSS 3: i dati PASSI 2014-2017
Le attività svolte dal Servizio hanno l’obiettivo di prevenire e tenere monitorato il possibile impatto delle patologie da ondata di calore in particolare sulle persone più fragili per età e condizioni sociali e di salute.
"ondate di calore e rischio ozono"
Il Servizio prende parte ad una serie di programmi dipartimentali di educazione alla salute:
Il Servizio, nell’ambito dell’archivio di mortalità, gestisce: