Secondo il monitoraggio dell'Ulss 3 Serenissima erano 3150 gli interventi chirurgici in regime di ricovero da effettuare entro la fine dell'anno in corso: alla data del 31 marzo ne erano già stati recuperati 831, poco meno del 30%, in piena coerenza con la programmazione che l'Ulss 3 si era data.
"E' fin qui ottima la performance - spiega la dottoressa Marta Soave, che guida l'Unità Operativa della Specialistica - quanto agli interventi chirurgici ambulatoriali: erano 3100 quelli da recuperare entro fine anno, e ben 1743, più del 55%, erano già stati effettuati al 31 marzo".
"L'Azienda sanitaria - continua la dottoressa Soave - ha già iniziato ad smaltire anche le prestazioni di specialistica ambulatoriale rimaste in sospeso: al 31 marzo ne sono state effettuate 2589, che costituiscono l'11% di quelle 23.483 che sono prese in carico e che attendo di essere gestite entro la fine dell'anno. In questo ambito è stata definita una collaborazione potenziata con le strutture sanitarie private accreditate, che da qui a fine 2022 affiancheranno l'Azienda sanitaria proprio per le prestazioni specialistiche: il lavoro dei privati accreditati su questo fronte consentirà l'allineamento già dal prossimo monitoraggio trimestrale, e quindi il recupero entro i termini previsti".
Quanto agli screening per il tumore alla mammella, al colon-retto e cervicale, l'Ulss 3 Serenissima ha calcolato di voler recuperare entro la fine del 2022 circa 110mila prestazioni. Nei primi tre mesi ne sono già state recuperate più di 23mila, circa 21%, in coerenza con la programmazione prevista: "Veniamo da un periodo difficile - sottolinea il dottor Vittorio Selle, Direttore del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica - riguardo al tema della prevenzione: il Covid19 ha oberato i nostri servizi di un carico di lavoro straordinario, e in più ha distratto l'attenzione dalle buone pratiche di automonitoraggio; queste, infine, sono state rese più difficilmente praticabili per i lunghi periodi di restrizioni nella mobilità e nell'accesso ai servizi. Da mesi ormai, però, il servizio sanitario ha ripreso a proporre gli screening con puntualità, e ci aspettiamo dall'utenza una risposta pronta: il recupero del tempo perso perso, ora, passa attraverso la consapevolezza delle persone e attraverso il desiderio, che tutti dovremmo avere, di utilizzare gli strumenti che abbiamo per evitare malattie gravi o comunque per scoprirle quando possono essere curate nel modo meno invasivo possibile".