E' stata una serata magica per i Veneziani, con la basilica dei Santi Giovanni e Paolo strapiena, e la voce della "Big Vocal Orchestra" a cantare il desiderio di vita e di salute della città. "Questo è il dono dell'Ospedale di Venezia - ha sottolineato il Direttore Generale dell'Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato - alla Venezia che ama il suo Ospedale, che ne accompagna la rinascita, che lo vede come luogo di assistenza non solo efficace ma anche meraviglioso.Immergersi in una serata di musica e di bellezza è un modo di ribadire e di guardare insieme quanto è stato fatto negli anni recenti nell'Ospedale Civile. Qui al Santi Giovanni e Paolo abbiamo inaugurato recentemente il nuovo Padiglione Gaggia, dopo lo Jona, e qui insieme alla Regione Veneto abbiamo in programma lavori di ammodernamento ingentissimi, che hanno già investimenti per 61 milioni di euro. Qui nasce la Casa della Salute per la città di Venezia, e qui la telemedicina è attiva come in pochissimi altri ospedali in Italia, qui le grandi strumentazioni sono state via via rinnovate con l'introduzione di tecnologie di ultima generazione, qui operano persone di grande professionalità e umanità. E però allo stesso tempo intendiamo ribadire, con questo concerto e con il Festival che durerà tutta la prossima settimana, che la cura e la medicina, soprattutto nella nostra città, sono anche bellezza, storia, sapere, civiltà".
Il Concerto della "Big Vocal Orchestra" ha aperto ieri sera il primo "Festival di storia della salute", una nuova proposta a Venezia e al mondo della sanità. Il "Festival di storia della Salute" si snoderà attraverso una intera settimana di appuntamenti ed eventi - all'Ospedale di Venezia e non solo - per rimettere al centro uno dei lasciti più importanti della nostra civiltà, e cioè la cura della persona malata. "Prima ancora della pandemia che ci ha colpiti - sottolinea il Direttore Generale dell'Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato - l'Ospedale Civile di Venezia è diventato uno dei luoghi in cui, con più profondità e più intensità, si è fatta cultura della salute, cultura della cura, cultura della sanità. Non poteva che nascere qui l'idea di un vero e proprio 'festival di storia della salute', questa intera settimana di incontro, mostre, dibattiti, conferenza, concerti e visite guidate, tutte legate dal filo rosso della sanità di ieri, di oggi e di domani". "Siamo impegnati - aggiunge il Direttore Contato - a tenere vivissimo il legame che ci lega alla medicina dei secoli della Serenissima: già allora infatti in questa città la cura e l'assistenza della persona malata erano all'avanguardia in Europa; e poi in ogni secolo la storia della medicina a Venezia ci offre vicende esemplari, esempi fulgidi di professionisti e di medici, capitoli del progresso della sanità che non dobbiamo dimenticare, e che anzi devono essere di stimolo per la sanità, per i medici, per gli Ospedali di oggi e di domani".
Il "Festival di storia della Salute", apertosi con il concerto di ieri, si chiuderà domenica 9 ottobre, con l'Ospedale di Venezia aperto ai visitatori, e con il concerto conclusivo nella chiesa di San Lazzaro dei Mendicanti, la chiesa dell'Ospedale. Ma il Festival della Salute offre anche un ricchissimo elenco di altre iniziative: il programma completo è a disposizione nel sito
www.scuolagrandesanmarco.it.