Che cos'è il tumore del colon-retto e a quali interventi chirurgici può condurre
Più di cinquantamila persone vengono colpite ogni anno in Italia dalla forma diffusissima di tumore, detta “del colon-retto”, che si contrasta e si previene innanzitutto con l’adesione allo screening. Con la dizione ‘del colon-retto’ si indicano i tumori che colpiscono due specifiche parti dell’intestino crasso: il ‘colon’, con la sua classica forma a U rovesciata, ed il ‘retto’, che, invece, dell’intestino è l’ultimo tratto. Sia nel 'colon' che nel 'retto' si può verificare una proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa. E da qui deriva la maggior parte dei tumori, che sono una mutazione in senso maligno di una iniziale neoformazione benigna. L’evoluzione verso il cancro avviene solo in una ridotta percentuale di adenomi; ma va da sé che questi vanno individuati e studiati quanto prima, anche per poter intervenire con metodiche endoscopiche e mini-invasive, evitando l’intervento chirurgico.
Purtroppo, nonostante l’investimento in prevenzione fatto dal Servizio Sanitario, in Italia ogni anno 30.000 uomini e 23.000 donne vengono colpite da questa specifica neoplasia; e quella che si effettua su un paziente con tumore del colon-retto è senza dubbio un’operazione chirurgica importante: a venire asportata sarà una porzione consistente dell’intestino, insieme alla parte di mesentere annessa, così che siano asportati i vasi linfatici i linfonodi, le vene e le arterie circostanti, al fine di evitare la diffusione della neoplasia.
L’ Ospedale di Mestre, con la sua Chirurgia Generale, è uno dei centri più importanti del Veneto, con circa 160 interventi effettuati ogni anno, di cui 130 su tumori maligni. Ma la prima battaglia contro il tumore del colon-retto va combattuta prima, fuori della sala operatoria, prevenendolo, sottoponendosi ai programmi di screening. A tutti conviene non dover arrivare da chirurgo, o comunque arrivarci presto, con una diagnosi precoce che rende poi più efficace l’intervento operatorio.
Dal punto di vista della diagnosi bisogna osservare che non sempre il tumore del colon-retto fornisce un quadro sintomatico chiaro, soprattutto nei suoi stadi iniziali. Stanchezza, anemia, inappetenza, perdita di peso devono metterci in allarme, soprattutto se associati ad una innaturale sregolatezza dell’intestino. Proprio per questa ragione è ancor più importante la corretta adesione ai programmi di screening che, nonostante la loro efficacia, non sono ancora sufficientemente adottati. La possibilità di sopravvivenza è direttamente proporzionale alla rapidità ed alla precocità della diagnosi.