L'ACCESSO ALLE PRESTAZIONI
L’accesso alle prestazioni di Pronto Soccorso è libero ed è regolamentato dall'attività di TRIAGE (parola di origine francese (trier) che ha il significato di scegliere, selezionare).
Nella fase di Triage un infermiere appositamente formato e con competenza specifica attribuisce un codice colore di priorità che stabilisce l’ordine di accesso alla visita medica. Con questo sistema accedono prioritariamente all’area di trattamento le persone che presentano condizioni più gravi o potenzialmente in evoluzione.
A parità di colore del codice si tiene conto del momento dell’arrivo ma anche del tipo di patologia, dello stato di sofferenza (non solo dolore fisico) e di altre condizioni concomitanti (età, stato di salute).
I CODICI DI PRIORITA'
CODICE DI PRIORITA' |
DEFINIZIONE |
CODICE ROSSO |
interruzione o compromissione delle funzioni vitali in atto |
CODICE ARANCIO |
condizione stabile con alto rischio evolutivo (definito con i discriminatori) |
CODICE GIALLO |
condizione stabile con basso rischio evolutivo (definito con i discriminatori) |
CODICE VERDE |
condizione stabile senza rischio evolutivo con alto grado di sofferenza |
CODICE BIANCO |
problema non urgente o di minima rilevanza clinica |
IL PAZIENTE PIÙ GRAVE HA PRECEDENZA, NON CHI ARRIVA PRIMA E L’ARRIVO IN AMBULANZA NON CAMBIA LA PRIORITÀ.
IL CODICE NON È IMMODIFICABILE E PUÒ VARIARE DURANTE L’ATTESA
RICORDA:
Al Triage l’infermiere ha necessità di raccogliere tutte le notizie riguardante lo stato di salute per decidere con la maggiore accuratezza possibile il codice da assegnare: le domande non sono una prassi amministrativa ma l’inizio di un percorso assistenziale
Se necessario, è possibile chiedere un ulteriore riservatezza nel comunicare i propri dati e le notizie cliniche. Mantenere la distanza suggerita dal paziente che precede.
Esibire tutta la documentazione clinica in proprio possesso
Non insistere per avere un colloquio con un medico superando la procedura di triage
Non catalogare gli altri pazienti in attesa in base alle proprie percezioni né confrontare il codice colore: ciascun paziente ha una sua storia
Chiedere la rivalutazione delle proprie condizioni se ci sono dei cambiamenti
Se vi è particolare affollamento, considerare delle alternative nel caso di patologie minori o piccoli traumi (Guardia Medica o Medico di base)
La sala d’attesa pediatrica è riservata ai piccoli pazienti
I bambini fino a 14 anni di età, in condizioni non critiche, sono inviati direttamente in Pediatria previa valutazione dell’infermiere al Triage ed approvazione del medico: non chiedere consulenze con il bimbo in automobile o che attende altrove.
IL SERVIZIO DI URGENZA ED EMERGENZA MEDICA (S.U.E.M.)
Gestisce l’emergenza-urgenza territoriale tramite l’utilizzo di protocolli clinici, medici e infermieristici, validati da società scientifiche, nel rispetto dei protocolli operativi concordati con la C.O.118 di Mestre.
Garantisce il trasporto secondario di pazienti critici in altre sedi ospedaliere (sistema Hub & Spoke)
Dispone nelle 24 ore di due ambulanze per ogni sede di cui una medicalizzabile.
L’attivazione del soccorso territoriale avviene tramite la chiamata telefonica componendo il numero 118 che mette in comunicazione il cittadino con la Centrale Operativa di riferimento territoriale: l’operatore che risponde valuta la gravità della situazione in base alle notizie fornite ed invia il personale ed i mezzi di soccorso più adeguati.
RICORDA:
L’attivazione del soccorso territoriale comporta lo spostamento di personale medico e infermieristico sul territorio con conseguente rallentamento dell’attività in Pronto Soccorso: non chiamare il 118 se non in caso di emergenza o urgenza
Rispondere sempre con calma alle domande dell’operatore
Fornire il proprio numero telefonico
Indicare il luogo dell’accaduto
Spiegare e riferire ciò che si vede
Indicare il numero di persone coinvolte e le loro condizioni
Comunicare situazioni particolari: bambino piccolo, donna in gravidanza, malattie note, condizioni ambientali
Coprire il paziente e proteggerlo dall’ambiente
Attenersi alle disposizioni ricevute
Slacciare delicatamente gli indumenti
Non spostare i traumatizzati se non strettamente necessario (gas, incendio, pericolo di crollo)
Non somministrare cibi, bevande o farmaci
LA VISITA MEDICA
La visita medica si svolge nell’area di trattamento, all’interno degli ambulatori. Durante la visita possono essere richiesti esami ematochimici od esami radiologici oppure delle consulenze. L’esecuzione di queste visite o l’esito degli esami può richiedere un ulteriore tempo di attesa che dipende dalle attività in corso in altre unità operative.
I portatori di malattie trasmissibili (come epatite, HIV) devono sempre avvisare gli operatori per consentire loro di proteggersi adeguatamente ed evitare incidenti.
Durante la visita può essere presente in ambulatorio solo un parente/accompagnatore autorizzato dal paziente: tutti gli altri eventuali accompagnatori devono attendere in sala d’attesa.
L'OSSERVAZIONE BREVE INTENSIVA (O.B.I.)
È possibile che, dopo la visita, il medico di Pronto Soccorso decida di trattenere il paziente in osservazione per il trattamento di quadri clinici acuti risolvibili con terapie di breve durata, per eseguire gli approfondimenti clinici necessari per definire una diagnosi e/o individuare la sede appropriata per il ricovero, completare percorsi clinici definiti da protocolli o linee guida, stabilizzare, ove necessario, le condizioni cliniche del paziente in attesa di ricovero. In questo contesto “intensiva” ha il significato sia della stretta sorveglianza del paziente sia del iter diagnostico abbreviato e mirato. La durata dell’osservazione può variare da qualche ora fino a 24-36 ore.
L'AMBULATORIO CONTROLLI
I pazienti precedentemente visitati in Pronto Soccorso per patologie traumatiche avvenute in ambiente lavorativo (INAIL) vengono inviati per i controlli successivi presso tale ambulatorio. L’accesso è regolato con una prenotazione a gestione informatizzata effettuata dal medico di PS proponente. In tale occasione si valuta l’evoluzione clinica della patologia e, se necessario, si eseguono ulteriori approfondimenti diagnostici.
LA SEGRETERIA
Tutte le prestazioni, fatta eccezione per gli esoneri di legge, sono soggette al pagamento di un ticket.
La segreteria del Pronto Soccorso, è a disposizione del pubblico per informazioni di tipo amministrativo dalle ore 10.00 alle ore 12.00 dal lunedì al venerdì (solo feriali).
E’ possibile richiedere informazioni anche utilizzando la casella di posta elettronica.
IL TICKET DI PRONTO SOCCORSO
La Giunta Regionale del Veneto con una delibera pubblicata il 20 dicembre 2011 ha stabilito che saranno soggetti al pagamento del ticket sanitario tutti i pazienti che, alla dimissione dal Pronto Soccorso, abbiano ricevuto un codice bianco o verde. L’obiettivo è quello di rendere uniforme l’applicazione dei ticket in tutte le strutture di Pronto Soccorso del Veneto.
Ogni paziente che accede al Pronto Soccorso riceve una prima valutazione infermieristica (triage) con cui viene assegnato un codice colore che rappresenta la priorità di visita in base all’urgenza riconosciuta al caso: bianco, verde, giallo o rosso, in ordine crescente di urgenza e gravità. Al momento della dimissione dal Pronto Soccorso, sulla base dei risultati degli accertamenti effettuati, il Medico conferma o modifica il codice assegnato all’ingresso.
La delibera regionale ha definito che se i pazienti abbandonano il Pronto Soccorso autonomamente, prima della chiusura del verbale, o lasciano l’Ospedale senza rientrare in Pronto Soccorso dopo una prestazione specialistica erogata in altro reparto, saranno classificati codice bianco alla dimissione, e pertanto soggetti al ticket, indipendentemente dal codice ricevuto al triage o da eventuali esenzioni.
L’Azienda Ulss 3 ha recepito le disposizioni regionali, dando ampia diffusione alla nuova delibera tra tutto il personale sanitario, in modo da evitare disparità di trattamento a carico della cittadinanza.