Un percorso nemmeno avviato presso le strutture dell'Ulss 3, proprio per il rifiuto della visita preventiva: risponde così l'Azienda sanitaria al presunto caso di lunghe attese per l'asportazione di nei presentato da Adico, con protagonista una "insegnante siciliana domiciliata a Mestre", che avrebbe pèreferito rivolgersi, per l'intervento, alle strutture sanitarie siciliane.
Il caso, raccontato e presentato in forma anonima, impedisce all'Azienda sanitaria ogni puntuale verifica, né la signora o Adico presentano una prenotazione presso un CUP dell'Azienda sanitaria che certifichi qualsivoglia attesa.
Nell'impossibilità di smentire, ma solo a causa dell'anonimato della paziente, il caso specifico, il Primario di Dermatologia dell'Ulss 3 Serenissima, Massimo Donnini, garantisce che gli Ospedali dell'Ulss 3 forniscono agli utenti le prestazioni necessarie, anche per l'asportazione dei nei, nei tempi consoni. E' proprio per garantire la miglior appropriatezza che per accedere all'intervento è obbligatoria una nuova visita: questa è indispensabile in preparazione all'intervento - che è pur sempre un intervento chirurgico - per il buon esito dello stesso; allo stesso tempo, la visita effettuata da uno specialista della struttura che opererà la paziente è necessaria proprio per valutare l'urgenza dell'intervento. Valutazione che che gli Ospedali del Servizio sanitario regionale non domandano a visite fatte da altri o altrove.
Solo dopo la visita effettuata dal proprio specialista, la Dermatologia dell'Ulss 3 indica un percorso clinico e un'attesa, intervenendo quando necessario anche in pochi giorni, in collaborazione con le Chirurgie.
La signora, rifiutando la visita preparatoria, non ha inteso nemmeno cominciare il percorso suddetto; è ovviamente libera di rivolgersi al sistema sanitario della sua regione d'origine, se insieme ad Adico ritiene di che si possano trovare là migliore efficacia e migliori garanzie. Lasciano però sconcertati i toni e le modalità di Adico, che non ha effettuato né consentito alcuna verifica preventiva presso l'Azienda sanitaria; e sorprende come un'Associazione che dovrebbe tutelare i consumatori si spinga a costruire, quanto all'efficenza dei diversi sistemi sanitari, classifiche smentite da tutte le rilevazioni nazionali.
Se sul caso specifico l'Associazione non fornirà gli estremi per supportare le sue affermazioni e consentire ogni verifica, l'Azienda sanitaria è pronta ad agire presso gli organi giudiziari competenti.