La visita osteometabolica viene prenotata tramite il CUP con ricetta/impegnativa del Sistema Sanitario Nazionale. Su richiesta dell’utente la prestazione può essere erogata in regime di Libera Professione intramuraria.
AVVERTENZE PER PRIMA VISITA OSTEOMETABOLICA
L’ osteoporosi, che rappresenta la malattia osteometabolica di gran lunga più frequente, è una patologia a decorso cronico e l’eventuale terapia con farmaci antifratturativi va protratta per anni. La visita osteometabolica è, quindi, una prestazione programmabile (classe di priorità P). Di conseguenza, le prescrizioni di “prima visita osteometabolica” con priorità diversa dalla P (U, B, D) sono inappropriate.
Per ottimizzare il percorso di diagnosi e cura, i pazienti da sottoporre a visita osteometabolica devono aver eseguito preliminarmente:
una densitometria ossea con metodica DXA (ad eccezione dei casi in cui la prescrivibilità dei farmaci antifratturativi secondo Nota AIFA 79 non preveda l’esecuzione di tale esame, come -ad esempio- nel caso dei soggetti in terapia di blocco ormonale adiuvante per carcinoma mammario e prostatico);
gli esami bioumorali cosiddetti “di primo livello”, indispensabili per la diagnostica differenziale delle osteopatie fragilizzanti e la valutazione del metabolismo osseo:
PCR
Emocromo
Protidogramma elettroforetico
Creatininemia
Calcemia
Fosfatemia
Fosfatasi alcalina ossea
Vitamina D sierica totale
Paratormone (PTH)
Calciuria delle 24 ore
Senza tali esami non è possibile eseguire una valutazione dei pazienti, né, tantomeno, prescrivere una terapia antifratturativa.
E’ inoltre opportuno che gli utenti portino un estratto della cartella clinica informatizzata del Medico di Medicina Generale (MMG), comprensivo anche delle terapie in atto, e la documentazione clinica ritenuta utile dal MMG stesso.